Il problema dei denti sensibili
Il problema dei denti sensibili è dovuto al fatto che i tubuli presentano al loro interno un liquido che viene mosso e stimolato nel cambiamento
della pressione, da alcuni fattori, principalmente dal fattore termico (75% al freddo e 25% al caldo), e raramente dal fattore osmotico dovuto al
contatto con sostanze acide (bibite o spremute, cibi contenenti aceto o limone, ecc.,ecc.), dal contatto con dolci contenenti zuccheri e da movimenti
meccanici ad eetto
traumatico come lo spazzolamento dei denti o movimenti simili ad esso.
La sensibilità dentinale e dunque il relativo dolore si manifestano quando a ridosso della gengiva marginale, termina lo smalto ed è presente
invece il cemento radicolare, è sempre consigliabile prevenire in anticipo o curare in tempo questo problema.
Le cause del problema dei denti sensibili
Tra i principali motivi di insorgenza dei disturbi vanno sottolineati quelli di carattere dento-scheletrici, con causalità naturale o dovuti a trattamenti
ortodontici pregressi, dove le radici dei denti si trovano fortemente posizionate verso l’esterno delle ossa mascellari e/o mandibolare con
preoccupante assottigliamento di quest’ultime.
Tra le altre cause dei denti sensibili vi è poi il trauma continuato dovuto principalmente ad uno spazzolamento errato con movimenti scorretti, a
spazzolini dotati di setole troppo dure o a paste dentifricie fortemente abrasive e la dipendenza ad abitudini alimentari nocive.
I rimedi alla sensibilità dentinale
Molte persone ritengono che i rimedi alla sensibilità dentinale per freddo, caldo e cibo possano essere presi autonomamente, arrivando
addirittura a non assumere più alcun cibo o bevanda fredda o troppo calda.
La sintomatologia dolorosa dei denti varia in relazione al tipo di lesione presente e al suo grado di sviluppo, la prima analisi va fatta sullo stato di
salute della gengiva del dente doloroso e dalla presenza o meno di recessione con esposizione della radice e se questa fosse presente bisogna
rilevare la quantità di gengiva cheratinizzata residua.
Un’altra lesione che può essere presente è la cosiddetta lesione “a colpo d’accetta”, riguardante la struttura dentale con perdita dello smalto e
l’esposizione della dentina sottostante. Le due lesioni possono presentarsi anche contemporaneamente, ma a volte a livello macroscopico potrebbe
verificarsi
una totale assenza di quadri clinici. Tuttavia ad un più attento esame con sistemi ingrandenti si può sempre rilevare un’area, anche molto
ristretta, dove i prismi dello smalto appaiono già sgretolati.
È importante ricordare che il coeciente
di durezza della dentina è del tutto inadeguato a contrastarne l’abrasione causata dai cicli di
spazzolamento e dalle sostanze acide che con l’alimentazione vengono a contatto con le zone interessate, pertanto non intervenire finché
la lesione
è contenuta porta ad un inevitabile progredire del fenomeno distruttivo, addirittura anche in assenza di episodi dolorosi.